Professione disciplinata dalla Legge 14/01/2013 n.4



Care colleghe, cari colleghi,

In merito agli emendamenti presentati in sede di esame del Ddl Concorrenza, l’ANEIS Associazione Nazionale Patrocinatori Stragiudiziali esprime profonda preoccupazione per alcune proposte che, se approvate, determinerebbero un forte squilibrio a danno delle persone che subiscono lesioni o danni a seguito di incidenti stradali. 

Tra le disposizioni che destano maggiore allarme, ANEIS rileva in particolare: 

  • La drastica riduzione del termine per la richiesta di risarcimento — il passaggio dall’attuale termine biennale a un periodo di novanta giorni — che renderebbe sostanzialmente impraticabile l’esercizio del diritto al risarcimento per i casi complessi. L’esperienza dei patrocinatori e dei periti mostra come la corretta ricostruzione della dinamica, la raccolta di documentazione medica completa, l’accertamento delle menomazioni biologiche e la valutazione delle terapie e dei postumi richiedano tempi spesso superiori a quelli indicati. Ridurre in modo così netto i termini significa trasformare un diritto sostanziale in un vincolo procedurale difficile da rispettare, con conseguenze particolarmente gravi per le vittime di lesioni gravi o gravissime. 
  • La proposta di sostituire il risarcimento integrale per lesioni gravi con prodotti finanziari o rendite è una scelta eticamente e giuridicamente inaccettabile. Convertire il diritto al ristoro delle conseguenze di un danno alla persona in una “proposta finanziaria” significa monetizzare l’esistenza e la salute del danneggiato e trasferire su quest’ultimo rischi che appartengono all’assicurazione. Tale soluzione non tutela la piena protezione sanitaria e sociale della persona lesa, né garantisce la necessaria flessibilità per rispondere a bisogni terapeutici e assistenziali che cambiano nel tempo. 
  • Vincolo del foro al solo luogo del sinistro: imporre l’azione esclusivamente nel luogo dell’evento limiterebbe l’accesso alla giustizia di molti danneggiati, creando oneri organizzativi e costi aggiuntivi per chi abita lontano dal luogo del sinistro (lavoratori pendolari, persone con mobilità ridotta, famiglie con persone non deambulanti). Una riforma del processo civile che limiti i diritti di azione deve essere valutata con estrema precauzione, bilanciando efficacia e tutele costituzionali. 
  • Obbligo anticipato di indicazione dei testimoni e accertamenti sulle riparazioni: ANEIS condivide la necessità di strumenti efficaci per contrastare le frodi. Tuttavia, l’estensione automatica e immediata dell’onere di indicare testimoni per ogni caso di danno alla persona e la possibilità per le compagnie di effettuare verifiche indiscriminate sulle riparazioni rischiano di rendere più difficoltosa la gestione ordinaria dei sinistri e di comprimere il diritto alla riservatezza e alla scelta del danneggiato (carrozzeria, professionista medico-legale, ecc.). 

Per queste ragioni ANEIS chiede al legislatore: 

  1. Di non approvare emendamenti che riducano drasticamente i termini di esercizio del diritto al risarcimento, prevedendo invece strumenti mirati per i casi sospetti di frode (analisi dati, incrocio banche dati, potenziamento delle sanzioni a fronte di frodi accertate) senza comprimere i diritti delle vittime. Inoltre, sarebbe utile estendere tali strumenti a tutti gli addetti ai lavori, potendo limitare a monte il fenomeno.
  2. Di escludere categoricamente ogni disposizione che sostituisca il risarcimento integrale con prodotti finanziari o rendite obbligatorie, tutelando invece l’integrale risarcimento dovuto al danneggiato, rispetto ai propri bisogni di salute e assistenza, oltre che a esigenze personali.
  3. Di preservare criteri di accessibilità al foro e di adeguata temporizzazione delle procedure, introducendo deroghe o sospensioni dei termini per i casi che richiedono accertamenti medico-legali complessi (lesioni gravi, pluralità di veicoli, indagini sulla dinamica).
  4. Di valorizzare il ruolo dei patrocinatori stragiudiziali come strumenti di garanzia, trasparenza e contrasto alle frodi, prevedendo modelli di collaborazione che rafforzino qualità e controlli senza delegittimare le tutele dei danneggiati.

ANEIS è disponibile a un confronto immediato con le Commissioni parlamentari, con il Ministero competente e con le altre istituzioni coinvolte, per condividere proposte concrete che combattano le frodi assicurative senza erodere i diritti fondamentali delle persone coinvolte in sinistri stradali.

Daniele Zarrillo
PRESIDENTE ANEIS